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Le chiese

Nel capoluogo la Chiesa parrocchiale è intitolata ai Santi Nazario e Celso, martirizzati a Milano nel 304, durante la persecuzione di Diocleziano. Costruita nella seconda metà dell'Ottocento su progetto di Francesco Lavagno, sull'area della seicentesca chiesa di Santa Maria, ha una facciata neoclassica con capitelli in stile corinzio; l'interno a tre navate conserva due opere seicentesche, attribuite alla scuola del Moncalvo. Il campanile, più antico della chiesa, risale ai primi decenni dell'Ottocento e fu innalzato dal capomastro Carlo Felli su disegno dell'arch. Giovan Battista Formiglia. Sempre nel capoluogo si trova anche la Chiesa di San Sebastiano. La cinquecentesca chiesa della confraternita di S. Sebastiano fu demolita nei primi anni del Novecento e subito ricostruita nelle stesse form e con gli stessi materiali. All'interno tele moderne di Maurizio Roasio e una croce in legno policromo di Camillo Francia. A Cerrina Valle la Chiesa di San Giovanni Battista risale a fine anni '70 su progetto dell'Ing. Luigi Bo. Fu benedetta nel 1978 da mons. Cavalla ed ampliata ancora nel 2004, spostando il campanile. Il campanile è in tralicci metallici (ditta Fabbrini, 1982, campana della ditta Trebino). A Montalero la Chiesa parrocchiale Natività di Maria Vergine si trova appena a sud del castello. Fu eretta verso il 1600 dai Montalero come proprio sepolcreto. Fu chiesa gentilizia col titolo di Maria Assunta fino al 1648, quando venne donata ai parrocchiani. A metà 1800 venne ampliata con la costruzione di cappelle laterali, mantenendo lo stile architettonico e in parte anche quello decorativo. Il campanile, non in asse con la chiesa, sorge a cavallo della cinta del castello e, ad eccezione della cella campanaria barocca, è di origine medievale, con una fascia decorativa a dentelli scalari in laterizi; se la data di costruzione della chiesa è corretta, si potrebbe pensare che il campanile fosse una delle torri perimetrali del castello. Nell’interno la chiesa ha mantenuto le pitture della volta con sottolineature in oro; il cornicione riporta l’aquila a due teste, stemma dei Montalero. Dell'attuale patrono del paese, S. Francesco da Paola, si conserva anche una statua in una nicchia. Bello e inusuale il piccolo pulpito ligneo, contornato da statue di angioletti. Nel pavimento della navata centrale è collocata una lapide con aquila a due teste che indica la sepoltura di Giovanni Pietro Montalero e della sua famiglia nel 1609 (data che ha consentito di datare indicativamente la chiesa). A Piancerreto la Chiesa di S. Antonio Abate si trova all'ingresso ovest del paese. Già sede di parrocchia, è stata ristrutturata sia nel 1980 che nel 2007. Il campanile è caratterizzato da una strana copertura in coppi a foggia di pagoda.