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Da Cerradina a Cerrina

Secondo alcuni il nome di Cerrina deriva da Cerradina, che compare in documenti di poco successivi all'anno Mille: alcuni farebbero derivare tale toponimo dal latino cerrus, inteso come luogo ricco di cerri, ma tale tesi è incerta.

Il territorio del comune appartenne dal 706 ai vasti possedimenti dell'Abbazia di Santa Maria di Lucedio, quindi all'Episcopato di Vercelli, successivamente al Marchesato del Monferrato e solamente dal 1793 fu annesso ai domini Sabaudi.

Originariamente, Cerrina era uno dei cantoni della vicina Mombello, dalla quale si separò nel 1500 iniziando progressivamente ad attrarre abitanti dalle località vicine.
La sicurezza dell'abitato venne garantita dalla costruzione di una casaforte, che si trova tuttora in centro paese, a pochi passi dal Municipio e che è stata interamente ristrutturata.
Nello stesso periodo storico, il feudo di Cerrina fu concesso dall'ultimo Marchese di Monferrato Giangiorgio a Carlo Montiglio, governatore del castello di Casale. Passato un secolo, i Montiglio cedettero il feudo alla camera ducale, che a sua volte lo trasferì, insieme al feudo di Gabiano, ad Agostino Durazzo, patrizio genovese. Sorti diverse ebbero le vicine Montalero, governata dai Mazzetti, e Rosingo, in proprietà ai Miroglio. Storie diverse che si riflettono nel fatto che quelle che oggi sono frazioni di Cerrina, sono state fino al 1928 comuni autonomi.

L'attuale conformazione di Cerrina, con la costruzione della frazione Valle, si deve allo sviluppo progressivo tra Otto e Novecento dell'asse di comunicazione tra Torino e Casale Monferrato, che attribuì all'abitato sorto ai margini del Torrente Stura una progressiva centralità nell'economia del paese. Anche oggi, Cerrina Valle è importante sede di commerci e servizi e la domenica mattina ospita un frequentato mercato.